domenica 22 giugno 2008

Roberto, io ci credo



Finalmente è il 22 di giugno. Stasera ci troveremo di fronte la grande Spagna di Villa, Torres, Puyol e Casillas. Sarà un onore duellare per il assaggio del turno. Facebook e Messager si preparino a divenire, da una parte all'altra del mediterraneo, strumenti per offendere, per comlimentarsi, per prendersi per i fondelli.

Spagna-Italia è il confronto tra i due paesi della vecchia europa simbolo dell'identità latina di questo continente. Più del Portogallo, più della Francia ( che di latino ha meno dell'Inghilterra). Renzo Piano contro Santiago Calatrava, Tassotti contro Luis Enrique, Miguel Bosè contro Vasco Rossi, Pedrosa-Lorenzo_Gibernau contro Valentino Rossi (che oggi va a caccia di punti pesanti in Inghilterra), Fiat500 contro Seat Ibiza.... Un confronto che sta diventando totale, come è giusto che sia.

Ma quella di stasera è una partita di calcio. Che io credo sarà bellissima. Cassano è chiamato a raccogliere l'eredità di Baggio, dopo che gli eredi minori del Dio con il codino hanno fallito miseramente. Totti, dopo un primo grande europeo, è naufragato assieme al Trap in Corea e Portogallo, salvo poi riprendersi in Germania (altro discorso); Del Piero in nazionale è un buon giocatore: troppo poco per diventare eredi di certe fortune.

Cassano può essere la chiave di volta. Sta a lui reggere l'attacco italiano data l'assenza di Pirlo in cabina di regia. Dovrà mettercela tutta e far vedere ai toreros di che pasta è fatto. E che quello di Madrid era solo un suo clone.

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