domenica 30 marzo 2008

Finde en Zgz: il pagellone

Gomez 5_ Si perde nel cuore della notte tra Venerdì e Sabato a casa di Rossello O'Hara, mi sveglia alle 9 del mattino perchè non ha le chiavi per entrare in casa e si addormenta alla sera dopo quando il coglione fuori di casa sono io. C'è bisogno di una badante.

Frida 9_ Lavora per mantenere Giacchia, encomiabile.

Giacchia 8_ Notte di venerdì a parte, cucina da Dio. Mi piastra i capelli e mi ospita a casa sua.

Gaetano 7_ Simpatico e di compagnia come sempre.

Andrea 7_ Come sopra.

Colly 10_ Le sue storie hanno fatto furore.

Mario 8_ Il vero matador de la noche española.

La tipa che mi ha toccato il culo in discoteca 9_ Poteva dare di più.

La barista che lavora con Frida 5

Il barista che lavora con Frida 8_ Il suo sorriso scalda il cuore.

Gislene 9_ Uno dei francesi più simpatico che abbia mai conosciuto.

Martinica-man 8_ Mai visto un tipo più pacifico e quieto.

Il francese e la tedesca 7_ Si sono conosciuto ad Amsterdam, si sposeranno a Rimini, vivranno in Spagna, avranno un conto corrente in Lussemburgo, una barca in Portogallo e una casa in Norvegia.

giovedì 27 marzo 2008

Per il bene comune


Finalmente ieri sera ho sentito una frase giusta. In questa campagna elettorale priva di contenuti ho sentito per la prima volta un discorso COSTRUTTIVO come piace a me.

"I tumori non hanno la tessera di partito. L'Italia è gravemente malata ed ha bisogno di uomini capaci. Non siamo nè di destra nè di sinistra, siamo persone che vogliono portare avanti delle idee".

A pronunciare queste parole è stato Stefano Montanari, capogruppo della lista "Per il bene comune", a me sconosciuta fino a quel momento. Proprio a me che vado predicando una maggior necessità di cercare costruttività e guardare oltre alle appartnenze politiche e più alle idee stesse che un politico può portare avanti.

Ovviamente Stefano Montanari non è stato capito dagli ospiti di Bruno Vespa e da Vespa stesso, il quale con domande inutili cercava di smontare l'idea straordinariamente semplice, ma proprio per questo rivoluzionaria del professore. Ero totalmente indeciso su a chi dare il mio voto, penso di aver risolto definitivamente risolto i miei dubbi.

Questo l'articolo del professor Montanari (dal suo blog) relativamente al suo invito a porta a porta di ieri sera.

http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=570&Itemid=1

lunedì 24 marzo 2008

"Adesso ci penso io"


Silvio Berlusconi, classe 1936, non è uno che dice le cose a caso. Anche se talvolta così può sembrare. La frase che fa da titolo a questo post potrebbe essere tranquillamente essere scritta a caratteri cubitali sul mausoleo di Silvio nella sua villa d'Arcore, quello descritto in un video presente su youtube da Marco Travaglio (video imperdibile, cercatelo).

"Adesso ci penso io". Era il 2001 e il Milan era appena uscito dalla champions league dopo un pareggio con il Deportivo la Coruña. Ad una domanda di un giornalista circa il futuro del Milan Silvio rispose con quella frase: "adesso ci penso io". Nel giro di 2 anni il Milan tornò sul trono d'Europa. Un qualcosa di impensabile all'epoca.

Ora Berlusca si è messo in testa di salvare l'Alitalia. E' forse una mossa elettorale? C'è chi dice sì e chi dice no. Quello che è sicuro è Berlusconi, la sua stessa perenne esistenza. Silvio c'è direbbe Meda, almeno lui. O Piersilvio, il figlio, o Galliani se si parla di Milan o Crudeli se bisogna andare al processo di Biscardi. Insomma, Silvio non manca mai.

Ma come può un uomo essere presente ovunque, everywhere? Eh eh, questo è il vero segreto di Berlusconi, l'aver inventato la moltiplicazione della persona. Una proprietà che neanche Gesù Cristo aveva. Gesù aveva i discepoli, Silvio ha le protesi, ovvero una serie di personaggi, più o meno simpatici e convinti delle cose che fanno, che sostituiscono Silvio quando questi è impossibilitato nello svolgimento di 2 mansioni contemporanee.

Nel 2001 successe proprio questo. Galliani (il vero esempio del concetto di protesi), venne eletto presidente di lega. Mentre era anche presidente del Milan, visto che Berlusconi era presidente del Consiglio. Galliani non fece altro che ripetere per anni le stesse frasi, prendere in giro gli altri dicendo che era giusto che 3 squadre guadagnassero x volte di più di diritti televisivi e, attenzione quando veniva messo all'angolo diceva: "ma io ora sto parlando da presidente del milan, non da presidente di Lega". Un classio caso di sdoppiamento della personalità, che diventa un triplicamento considerando che Galliani è uno sdoppiamento di Berlusconi.

Poi ci sono Emilio Fede, Piersilvio (che è il più autonomo di tutte le protesi, talmente autonomo che fatico a considerarlo tale), Tiziano Crudeli.... Ma questa è un'altra storia.

venerdì 21 marzo 2008

Ronaldo rocket



Adesso se ne sono accorti tutti. George Best lo diceva in tempi non sospetti: "Cristiano Ronaldo è il calciatore in attività che più mi assomiglia". Ci aveva visto giusto. Il portoghese, a 23 anni, rischia seriamente di raggiungere il mito. 33 gol stagionali, già una in più del Best versione 1967/1968 e la seria possibilità di portare a Manchester Champions League e Pallone d'Oro. Cone 40 anni fa.

Era un altro calcio quello di Best. Era diverso il modo di giocare, erano diversi i calciatori, era diverso persino il pallone. Ciò che ha fatto George Best nel '68 rimarrà per sempre qualcosa di unico. Ma a 40 anni di distanza abbiamo la possibilità di assistere nuovamente a qualcosa di magico. L'anno buono sembrava poter essere quello appena passato, ci pensò Kakà a far svanire i sogni di gloria dei red devils e a far naufragare il progetto "pallone d'oro" di Ronaldo. Questa volta il Milan non ci sarà. E il Manchester è favorito come non mai. Nel segno di Ronaldo e dei suoi "Rockets" (Razzi), ovvero i meravigliosi calci di punizione messi in mostra dall'ala portoghese. Delle autentiche bombe teleguidate.

Sulla strada per arrivare a Mosca c'è ora la Roma di Totti, Vucinic e De Rossi. Come fermare Ronaldo? Basta saperlo aspettare (ammesso e non concesso che tutto questo sia facile) e non dargli modo di esprimersi ai suoi livelli. Al limite si può usare anche la marcatura a uomo, l'importante è non lasciare al fuoriclasse portoghese tutto lo spazio che ebbe lo scorso anno in occasione della doppia sfida con i giallorossi.

E' però pericoloso pensare che tutta la forza del Manchester sia l'erede di George Best. Il collettivo di Sir Alex Ferguson è di prima qualità: persino un grande attaccante come Carlos Tevez viene relegato in panchina.Poi Vidic, Carrick, i veterani Scholes e Giggs, Rooney, Nani... L'unico che non sembra essere veramente all'altezza è Edwn Van Der Saar, ma pare ovvio che per metterlo in difficoltà sarà necessario arrivare al tiro. Ed evitare che sia Ronaldo a fare la parte del bombardiere.

domenica 16 marzo 2008

Beautiful songs: Infinito / Raf



L’ironia del destino vuole che io sia ancora qui a pensare a te
nella mia mente flash ripetuti, attimi vissuti con te.
E’ passato tanto tempo ma tutto é talmente nitido,
cosÏ chiaro e limpido che sembra ieri...
Ieri, avrei voluto leggere i tuoi pensieri
scrutarne ogni piccolo particolare ed evitare di sbagliare,
diventare ogni volta l’uomo ideale,
ma quel giorno che mai mi scorderò
mi hai detto: “non so più se ti amo o no ... domani partirò
sarà più facile dimenticare... dimenticare...

... e adesso che farai?”
Risposi: “io...non so”

quel tuo sguardo poi lo interpretai come un addio,
senza chiedere perché, da te mi allontanai
ma ignoravo che in fondo non sarebbe mai finita.

Teso, ero a pezzi ma un sorriso in superficie
nascondeva i segni d’ogni cicatrice
nessun dettaglio che nel rivederti potesse svelare
quanto c’ero stato male,
quattro anni scivolati in fretta e tu
mi piaci come sempre... forse anche di più,

mi hai detto: “so che é un controsenso ma
l’amore non é razionalità...non lo si può capire...”

ed ore a parlare, poi abbiam fatto l’amore...
ed é stato come morire... prima di partire.
Potrò mai dimenticare... dimenticare...

L’infinito sai cos’é? ... L’irraggiungibile fine o meta
Che… rincorrerai per tutta la tua vita,
“ma adesso che farai?... adesso io ... non so... “ infiniti noi
so solo che non potrà mai finire
mai ovunque tu sarai, ovunque io sarò
non smetteremo mai
se questo é amore ... é amore infinito

sabato 15 marzo 2008

Castellarano_Cesenatico 3-2

Ormai ci siamo abituati. La specialità del Castellarano sembra essere il 3 a 2 in rimonta. Di sicuro ultimamente non ci si annoia seguendo i rossoblu. Una vittoria comunque meritata, senza ombra di dubbio. Di fatto nel secondo tempo, si è vista una sola squadra. 3 punti in più quindi e gap dalla terza posizione di ormai solo 2 lunghezze. Crescono i rimpianti, ma anche a tutto questo ci siamo ormai abituati.

Tra le note negative le indecisioni della coppia centrale difensiva, un duo che in realtà dovrebbe essere la vera unica grande sicurezza. In compenso c'è un Billo in grande spolvero, un Mattia Ferretti capace di giocare ovunque (sebbene con qualche limite, sia ben chiaro), un Rispoli che lotta dall'inizio alla fine.

3 a 2 quindi. Una vittoria importante per passare una pasqua tranquilla. Accadde la stessa cosa l'anno passato in occasione della vittoria sul Chioggia. All'epoca si pensava al primo posto. Ora sarebbe già un grande risultato la piazza d'onore.

Pagelle:

Gadignani 5.5_ Per la verità è poco impegnato, ma non è esente da colpe sul primo gol ospite. Da brividi un suo dribbling sull'attaccante avversario.

Mayer 5_ Troppe indecisioni ed errori per un giocatore della sua classe.

Coppola 5.5_ Assieme a Mayer, non da sicurezza alla retroguardia rossoblu.

Iacuzio 6_ Alcuni spunti importanti gli fanno guadagnare una meritata sufficenza.

Pigoni 6_ Nel secondo tempo è bravo a proporsi come sa fare lui. Serve più precisione nei cross. In costante ripresa.ù

Fraccaro 5.5_ Comincia con il piglio giusto, poi si perde. Non appare in condizioni fisiche eccezionali.

Silvestrini 6_ Ci mette l'impegno, ma non da l'idea di poter far male sulla fascia.

Orlandini 8.5_ Segna due gol (praticamente riprende il Cesenatico due volte), corre come un dannato, lotta, prende un giallo immeritato. E' l'anima, il centro di gravità permanente.

Rispoli 6.5_ Cresce molto nel secondo tempo. A dettare i ritmi è unico, tecnicamente è superiore. Gli manca lo spunto decisivo, ma la prova, anche in virtù dell'impegno profuso, è senz'altro nettamente positiva.

Ferretti 7.5_ Considerado che non è una punta, merita questo voto. Confeziona due assist bellissimi per Orlandini. Se Orlandini è Giuseppe Garibaldi, Ferretti è Nino Bixio.

Terranova 5.5_ L'impegno non basta. Fatica a trovare lo spunto decisivo (del quale avremmo un gran bisogno là davanti). E' comunque positivo ai fini della costruzione della manovra.

Rondanini 6- Disputa un buon spezzone di partita. A mio avviso, meriterebbe qualche possibilità in più.

Mora 6.5_ Bravo a segnare il gol decisivo. Meriterebbe mezzo voto in meno per non essersi fermato in bar, ma per stavolta è perdonato :-).

Caselli s.v.

venerdì 14 marzo 2008

Io sto con il Mancio




Ormai lo avrete capito, io sto con i contestatori! Perchè? Perchè anche io sono un contestatore, è lampante. I miei idoli sono Vasco, Cassano, George Best, Johann Crujiff, Romario.... Non c'è spazio per i normali nel mio cuore. Quelli li trovi in banca a contare el dinero.

Roberto Mancini mi piace. E' brillante e sfrontato. Uno che le cose non te le manda a dire. Pagandone ovviamente le conseguenze. Si sa, in Italia funziona così. Stanco dei continui giochetti sottobanco di Moratti, sempre in combutta con nuovi allenatori, il Mancio non ci ha pensato 2 volte mercoledì sera dopo la sconfitta con il Liverpool a dare il benservito a Moratti. E ha fatto bene. Perchè, rimanendo all'Inter, rimarrebbe l'allenatore sottovalutato che è tuttora. Invece Roberto, ribelle da giocatore e da tecnico non ci è stato a questo genere di discorso. Fregandosene altamente di dover finire un campionato.

Anche i tifosi interisti stanno con il Mancio e non lo reputano il principale responsabile per l'uscita di scena dei nerazzurri dalla scena europea. E anche io sono con loro. Ormai è chiaro che la mancanza di risultati europei da parte dell'inter non possa dipendere dall'allenatore. Per lo meno non solo da lui.

martedì 11 marzo 2008

Castellarano si muove

In questo difficile anno di transizione, c'è da sottolineare un qualcosa di positivo: Castellarano si sta muovendo. Sì, è incredibile, ma è così. La trasferta di Carpi di domenica lo ha dimostrato chiaramente. Certo, 60 persone sono poche in relazione al paese (Castellarano è poi solo un paese?)e alla vicinanza della trasferta. Ma diventano tantissime se pensiamo al campionato senza obiettivi del Castellarano e al generale clima di sfiducia diffuso nel comune.

Domenica ci sarà l'iniziativa "tifa con la Torcida", importante per continuare a incentivare il tifo sano di Castellarano. Merita un applauso Dall'Omo, bravo davvero a creare una forma di collaborazione sinergica tra Torcida e società, una novità assoluta che ha permesso al Castellarano di uscire intatto, anche a livello di immagine, dal brutto inverno appena trascorso. Ci sono le basi per continuare a fare grandi cose insieme. Si vedrà.

Ma bisogna anche fare attenzione ai gufi. Chi sono i gufi? I gufi sono un insieme di personaggi non identificati (in realtà c'è una lista di persone che io custodisco gelosamente) che tifano contro il Castellarano. Perchè? Per vari motivi, per vari interessi. A Castellarano c'è gente che, senza aver mai visto una partita dei rossoblu, SA CON ASSOLUTA CERTEZZA che il campionato dello scorso anno è stato venduto. Poi ci sono giornalisti, manovratori... i gufi sono un pò ovuque.

A noi e alla società Castellarano l'arduo compito di combattere queste persone. Con tanti mezzi, ma mai con uno scontro diretto. Non servirebbe a nulla. Occorre invece creare le condizioni ambientali affinchè il gufo tiri le cuoia. Perchè tutti dobbiamo remare in una sola direzione e certi personaggi sono deleteri. Loro non sono assolutamente in linea con i valori e gli ideali della società, non producono sinergia. La comunicazione può limitare le azioni dei gufi. Può indebolirne i messaggi, fino a togliergli credibilità.

Ecco perchè è importante che qualcosa si muova a Castellarano. Perchè serve un paese nuovo per affrontare una dimesione nuova come quella della serie D. E la crescita del calcio a Castellarano, considerando anche la crescita dei vicini sassolesi in questi anni, può aiutare un pò tutti. Ecco quindi l'importanza di limitare le azioni dolose di chi rema contro. Comunicando e conividendo valri che altre persone si sognano.

domenica 9 marzo 2008

Carpi_Castellarano 1-1

Il Castellarano esce illeso dal Cabassi. Sotto dopo un gol di Roncarati, i rossoblu acciuffano il pareggio nel secondo tempo grazie alla seconda rete in rossoblu di Guazzo. Risultato tutto sommato giusto: i rossoblu hanno tenuto il pallino del gioco, i carpigiani hanno dato l'idea di essere più incisivi sotto porta.

Alla fine Rispoli è sceso in campo, ci ha messo l'anima, è stato davvero tra i migliori dei suoi. Orladini ha dominato il centrocampo, Ferretti ha corso e aggredito sulle fasce, Guazzo ha dato idea di essere in ripresa anche come livello d'intesa con i compagni, Pigoni ha fatto vedere alcune promettenti progressioni ha coperto bene sulla sinistra.

Tutti contenti insomma. L'approccio al match è piaciuto, si sono visti anche progressi sul piano del gioco. L'obiettivo prefissato di cercar di capire cosa di buono ci sia rimasto in questa squadra, sta cominciando a dare i suoi frutti. Ora occorre insistere in questa direzione e cercare di ottenere la miglior posizione possibile. Non abbiamo più nulla da perdere.

E anche Castellarano tutto sommato ha dato una risposta positiva. 50 persone in curva per vedere un match ininfluente ai fini della classifica sono un risultato che mai era stato ottenuto. Occorre continuare a lavorare in questa direzione per raccogliere poi i frutti della "semina" più avanti.

venerdì 7 marzo 2008

Rispoli in campo, please

Si avvicina la trasferta a Carpi (provincia di Modena) e si fanno insistenti le voci dell'ennesima panchina del mio pupillo Simone Rispoli a casa della sua ex-squadra. Io non so cosa dire. non so trovare una spiegazione logica a questa possibile esclusione. Spero si tratti solo di voci di corridoio.

Contro il Boca San Lazzaro (ultimo in classifica, è giusto precisarlo per dovere di cronaca), Simone ha fatto una partita bellissima. Ha segnato il rigore del 1-2, e fornito i 2 assist che hano portato il Castellarano all'overtake sui bolognesi. Praticamente buona parte della vittoria è stata sua. Senza nulla togliere agli altri ragazzi che sono stati bravissimi e ci hanno messo l'anima.
Non dimentichiamo inoltre la volontà di Rispoli di fare un gran match contro la sua ex-squadra, di far vedere alla dirigenza carpigiana e a Bob Notari (uno che aveva il vizio di metterlo mediano) di che pasta sia fatto.

Stiamo parlando di un giocatore in piena forma fisica, motivato e amato da tifosi e compagni di squadra più di quanto non lo fosse 2 anni fa. Rispoli merita un' opportunità mister Paganelli.

Non ho mai capito queste crociate contro i fantasisti nel calcio. Si parte dal presupposto che un giocatore con talento corra meno degli altri. E' un' idea completamente sbagliata, almeno per quanto riguarda Rispoli generoso e lottatore allo stesso tempo. Ed anche a Masi Torello è sembrato l'unico in grado di creare qualcosa palla al piede.

Sarebbe un altro discorso avere un giocatore come Daniele Fermi, uno che lo scorso anno segnò 11 gol e confezionò 16 assist. Allora qua si potrebbe parlare di necessità di far giocare i giovani per il regolamento e della conseguente importanza di fare turn over tra i due. Ma il Castellarano attuale, a livello di gioco, è Rispoli dipendente.

E questo, si sa, rompe le balle a tutti i gufi che lo scorso anno gli parlavano dietro. Gufi che, prontamente, parlano ora di Rispoli come "il loro uomo".

mercoledì 5 marzo 2008

Forza Roma, forza Totti.



In Spagna è considerato un grandissimo. Per il suo modo d'essere, per il suo legame alla città nella quale è nato, cresciuto e probabilmente morirà. Se Totti fosse spagnolo, sarebbe inevitabilmente amato alla follia da una parte dei suoi connazionali (sempre che si voglia parlare della Spagna come di un paese unico) e odiato da altri.

Invece è italiano, romano nella fattispecie. Ed è geniale. Un numero 10 unico, dalle spalle larghe, la forza di un centravanti e la visioe di gioco dei migliori. Totti è unic, nel bene e nel male. Non è quello del 2000, capace di stupire l'Europa e meravigliare Michel Platini. E' un ragazzo che va per i 32, con una coppa del mondo in bacheca, assieme ad una scarpa d'oro, uno scudetto, una supercoppa italiana, una coppa italia...

Poi Totti ha tanti ricordi. Ricordi di grandi partite, soddisfazioni e delusioni, grandi e piccole. Tra queste vi è il match vinto al Bernabeu nella maledetta stagione 2002/2003, il 3 a 0 inflitto al Valencia nella stessa stagione... La Spagna porta bene a Totti, su questo vi sono pochi dubbi.

Era da un pò che volevo scrivere qualcosa per questo giocatore eccezionale. Che come tutti i calciatori eccezionali divide: come Baggio e come Rivera. Ne approfitto ora, poco dopo che il Milan è stato eliminato dalla champions. E' difficile ipotizzare un passaggio di turno dell'Inter (che mi auguro in ogni caso), pertanto fa riflettere il fatto che la Roma diventi la vera speranza italiana per la conquista della champions. Toccando le palle, ovviamente. Non è mia intenzione gufare contro la Roma.

Ma perchè considero Totti così eccezionale? C'è chi dice che ha vinto poco. Che non vale nulla al di fuori del G.R.A.. Lo dice chi non vede il lato romantico di un calciatore che ha rifiutato di seguire la strada della gloria per rimanere a Roma e difendere sempre e solo la stessa maglia. E' un simbolo, una bandiera, merce rara. Ed è un ragazzo con un cuore d'oro.

Domani sera si assisterà ad una guerra tra Davide e Golia. I milioni spagnoli di Calderon contro la Roma a motore italico di Totti, De Rossi, Perrotta, Panucci e allenata la Luciano Spalletti. Una bella favola, di quelle che piacciono a noi italiani. Una gran partita che potrebbe far passare Totti alla storia: la Roma che elimina il Real dalla champions sarebbe una prima assoluta. E allora, forza Roma e forza Totti.

martedì 4 marzo 2008

Beautiful songs: Basta poco/ Vasco Rossi



Basta poco
a fare impressione
basta poco
basta andare in televisione
che la gente
subito ti riconosce per la strada
si fa presto
a montarsi la testa

e d'altronde è questa qui
la realtà di questa vita
ci si guarda solo fuori
ci si accontenta delle impressioni

ci si fotte allegramente
come se fosse niente
darei fuoco a casa tua
se passasse il mal di dente

e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica

basta poco
a fare bella figura
basta poco
basta esser buoni la domenica mattina
basta poco
per esser furbi
basta poco oh!
basta pensare che son tutti deficienti

e d'altronde è questa qua
la realtà di questa vita
di questa bella civiltà
così nobile e così antica

e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
domani è già domenica
e forse forse nevica

basta poco
per essere intolleranti
basta poco
basta esser solo un po' ignoranti
basta poco
per non capire e scappare via
basta poco
perché ti dia fastidio uno pur che sia

e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
domani è già domenica
e forse forse NEVICAAAAAAA

domenica 2 marzo 2008

Castellarano _ Boca San Lazzaro 3-2

Questo pazzo pazzo Castellarano. Riesce ad andare in svantaggio di 2 reti, dopo 60 minuti di assenza totale in campo. Poi a tornare in gara di forza, grazie ad un rigore di Rispoli, agganciare il Boca con il primo gol rossoblu di Matteo Guazzo e firmare il 3° gol con Billo Orlandini, il vero grande cuore di questo Castellarano in difficoltà sì, ma retto ancora da una vecchia guardia che non vuole mollare.

Non molla Rispoli (che deve giocare), decisivo come non mai con un gol e due assist al bacio (strepitoso quello per Guazzo) e che già scalpita all'idea di andare al Cabassi domenica prossima. Non molla Orlandini, strepitoso lottare, non molla Ferretti, che quando si sposta sull'out di destra non lo tiene nessuno, non molla nessuno. Il Castellarano sta pagando errori commessi in passato, sta pagando quella brutta ripartenza dopo il natale. Ma c'è ancora un gruppo, c'è ancora un cuore che batte.

Parte la settimana di passione prima del derby contro il Carpi. La Torcida proverà a coinvolgere il paese in questa trasferta, vicina ma importante. Castellarano è chiamata a dare il suo contributo per sostenere una squadra che la rappresenta. I nostri ragazzi quest'oggi hanno dimostrato di metterci il cuore. La faccia mettiamocela noi.

sabato 1 marzo 2008

L'ultimo obiettivo

La stagione 2007-2008 del Castellarano è stata una stagione che finora ha riservato molte delusioni. Si era partiti con l'obiettivo di puntare in alto, di puntare alla C2, si finisce con la paura di arrivare ai playoff (sì, è paradossale, ma è così). Difficile ipotizzare l'aggancio al primo posto, soprattutto dopo la scialba prestazione (con conseguente sconfitta) offerta a Masi Torello a casa della Giacomense prima in classifica. Ma rimane ancora un obiettivo importante: quello di cominciare a ricostruire la squadra.

Rimangono poco meno di una decina di partite prima della fine del torneo e il Castellarano ha bisogno di rtirovare un'identità precisa, uomini su cui contare. Perchè, se è vero che non si può discutere il tasso tecnico della rosa rossoblu, è altrettanto vero che la squadra dello scorso anno (che pure aveva evidenziato carenze importanti), oltre che esprimere un calcio decisamente migliore, dava un'impressione di maggiore compattezza e coesione.

Lo dissi la scorsa estate, in tempi non sospetti: la rosa del Castellarano quest'anno è ancora più forte di quella dello scorso anno. Il problema era "l' assemblaggio", la coesione fra gli uomini. Che, evidentemente, non c'è stata. Non abbiamo più un gioco ed ora ne stiamo pagando le conseguenze. Mancano gioco e carattere: l'erede di Dallari non si è ancora visto. E dire che ci sarebbe.....

E allora questo finale di campionato, senza obiettivi, può diventare il punto di svolta della stagione. Ma di quella successiva. Occorre ritrovare il famoso bandolo della matassa, confermare ciò che di buono si troverà e ripartire da lì. Ricreare un gruppo compatto, smembrato dalle partenze di vari senatori, e lavorare. Toccherà a Paganelli fare gran parte di questo lavoro. E, nonostante tutto, ho ancora fiducia nelle capacità del nostro mister.