mercoledì 27 febbraio 2008

Il leone indomabile


Samuel Eto'o è un grande. Lo dico da anni, senza timore di smentita. E' tornato, dopo infortuni, coppe d'Africa e varie ed eventuali, ed ha subito fatto capire chi sia il più forte attaccante della Liga spagnola. Il camerunense ha difatti segnato la bellezza di 8 gol in sette partita, con una media di un gol ogni 72 minuti.

Sono solo numeri, per carità, ma Eto'o non è importante solo per il quantitativo di reti che è in grado di garantire. E' difatti fondamentale per la manovra dell'attacco blaugrana. Corre tantissimo (d'altronde la frase "corro come un negro per guadagnare come un bianco" è tutta sua) ed assicura dinamismo e incisività in zona gol. Capocannoniere alla coppa d'Africa, ha portato i suoi in finale, dove il Cameroon è stato sconfitto dal meglio organizzato Egitto di Zidan.

Ma Eto'o ha anche molti nemici, a cominciare dalla maggioranza degli spagnoli, che non lo hanno mai visto di buon occhio. Perchè? Perchè dice sempre quello che pensa, come ad esempio che la maggioranza degli spagnoli è razzista, che il razzismo negli stadi è un fenomeno da combattere.

Insomma, è uno che non ha peli sulla lingua. E non li ha avuti neanche in occasione dei festeggiamenti della Liga 2005, quando, una volta impossessatosi del microfono, intonò il celeberrimo coro "Madrid cabròn, saluda el campeon". Un'apoteosi per la Catalunya blaugrana, un'autentica dichiarazione di guerra per i castillani che, a distanza di 3 anni, hanno inflitto una multa di 12000 euro al centravanti africano. Il quale, molto probabilmente non avrà nemmeno battuto ciglio.

Tornando alla Liga, Eto'o sa come trascinare una squadra e sono convinto che sarà l'arma in più del Barcellona in questa seconda parte del campionato. E a Madrid tremano.

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