domenica 17 febbraio 2008

Only Cassano



da gazzetta.it:
"E' poi così importante vincere ed essere il leader di una grande squadra? Tifo Samp ed anche se non dovessero più tornare i fasti di Vialli e Mancini, almeno quest'anno mi diverto con le giocate di Cassano. Non vinceremo lo scudetto, ma mi godo lo sport più bello del mondo e le sue magie... E cmq ci sono cose peggiori che fare una "cassanata", guardate al doping, la violenza dentro e fuori gli stadi ecc.. Io Antonio lo stimo, persona vera, forse un bambinone, ma almeno ci mette il cuore. Inimitabile."

Lo aveva promesso, e le promesse si mantengono. Cassano ha deciso il derby di Genova, non una partita normale. Lo ha risolto all'87° quando a fornito a Maggio l'ennesima palla-gol dell'incontro. Palla che il numero 7 sampdoriano ha messo in dopo una prima ribattuta.

"Le partite importanti non le sbaglia". Mo dai? Incredibilmente tutta l'Italia calcistica si rende conto di qunto questo ragazzo sia talentuoso. Antonio Cassano, classe 1982. Un 'infanzia difficile, poi l'ascesa calcistica di questo fenomeno tutto made in ITaly, gli anni romani, l'amicizia con Totti poi finita, l'europeo portoghese, il passaggio a Madrid e il ritorno a Genova sponda blucerchiata.

Cassano è straordinario, in tutto quello che fa. Dalle interviste, mai scontate, alle sue giocate, altrettanto imprevedibili. Era dato per finito, è tornato forse più forte di prima, uomo squadra, uomo assist, uomo gol. Oggi si aveva quasi l'impressione che Cassano stesse giocando da solo contro il Genoa. Non si contano le giocate, le magie. I dribbling, i lanci alla Rivera.

Può essere il talento di Bari il 5° punto fermo della spedizione azzurra in Svizzera e Austria? Sì, può esserlo, più di Del Piero, grandissimo anche lui nel match di ieri contro la Roma, ma mai decisivo e leader in nazionale. Possono essere convocati entrambi in Svizzera, ma Cassano deve essere il futuro della selezione italiana. Dev'esser fatto partecipe del progetto in una qualche maniera, perchè uno così non può davvero mancare.

Sta a Donadoni cercare di inserirlo in un gruppo che ha già dimostrato la sua compattezza e quindi la propria forza. Sta a Cassano trascinare l'Italia agli europei di quest'estate per entrare di diritto nella storia.

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