venerdì 25 gennaio 2008

La republica de los platanos


Dare una spiegazione di ciò che accade in Italia è piuttosto difficile. E' pressocchè impossibile spiegarlo in un paese straniero. Come fai a spiegare la fragilità dei governi, le 9600 guardie forestali in Calabria, i 5-6 vecchi che tengono su il paese in senato, la spazzatura a Napoli, Cuffaro in Sicilia... Come si fa?

Vedendo un senatore che sputa, l'altro che spruzza lo champagne in testa agli altri, l'altro che dice "non riesco a parlare", Marini improvvisamente mi è sembrato quantomai simile ad Aldo Biscardi. Lì, seduto, in mezzo ad una baraonda generale dove la regola è gridare più forte degli altri. Siamo al degrado più totale. Non c'è stabilità, non c'è un uomo nuovo, una speranza. C'è solo della gran confusione. Più di 900 bambinoni strapagati che si fanno i gavettoni con lo champagne, che si menano (tra l'altro con stili di combattimento improponibili) e soprattutto che urlano.

Le urla, le grida. Quelle che i vari Riotta e compagnia bella condannano quando l'argomento è "Beppe Grillo". Comoda, decisamente comoda. Io vorrei sentire se sia meglio sentir gridare Grillo riguardo a problemi seri del paese o vedere 10 pensionati fare una rissa in un luogo come il Parlamento italiano.

Ieri il parlamento italiano ha dato il peggio di sè. Il .processo di Biscard è l'unica "cosa" sulla faccia della terra che possa avvicinarsi a quei livelli. Con la differenza che parlare al lunedì di un fuorigioco, non è sicuramente come dover decidere se far cadere o meno un governo.

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