domenica 13 settembre 2009

Sogno di settembre




Non ho mai nascosto la mia simpatia per la Sampdoria, la squadra dove gioca il più grande talento calcistico italiano, Antonio Cassano, anche quest’oggi decisivo con un assist per Mannini nello 0-1 che permette alla Samp di espugnare Bergamo e raggiungere la Juventus in testa alla classifica. Ora, difficilmente la Sampdoria potrà lottare realmente con Juventus e Inter (il Milan al momento è in uno stato semicomatoso quindi eviterei di metterlo nel novero delle pretendenti al titolo), però a conti fatti sognare non costa nulla.

L’ultima grande sorpresa (dove con il termine “sorpresa” intendo una squadra capace di giocare un vero ruolo da outsider) del campionato italiano fu il Chievo Verona della stagione 2001_2002, una squadra la cui formazione titolare comprendeva gente del calibro di Perrotta, Corini, Marazzina, Lupatelli, Eriberto (che si scoprì poi avere un altro nome e qualche annetto in più) e molti altri.. Non c’erano dei grandi fenomeni, c’era però un grande spirito di squadra, tanta voglia di lavorare e qualche ragazzo (come Perrotta e Barone) che sarebbe diventato campione del mondo 4 anni dopo. Quel Chievo chiuse quel campionato al 5° posto, dopo essersi concesso il lusso di mettere in difficoltà la Juventus (poi campione d’Italia dopo il famoso 5 maggio) e di espugnare San Siro battendo l’Inter di Christian Vieri (e bloccandola sul 2 a 2 al Bentegodi rubò ai nerazzurri quei 5 punti che le avrebbero permesso di vincere il titolo in carrozza).

Quel Chievo, nominato non a caso “dei miracoli”, che faceva della spinta sulle fascie di Eriberto e Manfredini la sua arma principale (anche se sarebbe un delitto non ricordarsi della velocità di Marazzina e dei colpi di testa di Corradi) aveva come allenatore un certo Gigi Delneri, il quale ora occupa la panchina blucerchiata. A differenza di 8 anni fa il tecnico friulano può ora contare su una rosa qualitativamente migliore e su una coppia-gol che promette scintille da qui fino a Maggio. Cassano in particolare vorrà dimostrare tutto il suo valore per far cambiare idea in extremis a Lippi in chiave convocazione mondiale.

Finora la compagine Doriana ha piegato nell’ordine Catania, Udinese e Atalanta, poca roba magari, ma intanto ha messo in cascina 9 punti che fanno comodo e permettono di sognare. Sono passati quasi vent’anni dai tempi in cui Mancini e Vialli portarono lo scudetto sotto la lanterna, ne sono successe di ogni, ma tutt’oggi sono storie come quelle di quella squadra del 1991 a dare magia e passione al campionato che una volta veniva definito “il più bello del mondo”. Non so se la Samp lotterà davvero per lo scudetto fino alla fine, ma francamente ci spero davvero.

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