lunedì 21 settembre 2009

La rivincita di Clarence





La storia più bella di questa settimana calcistica riguarda Clarence Seedorf, uno dei giocatori più discussi senza motivo alcuno negli ultimi anni. L’olandese, scuola Ajax, è dal 1994 uno dei più forti centrocampisti d’Europa. Negli ultimi 15 anni ha vinto 4 coppe dei campioni (5 addirittura se contiamo quella del 2000 con il Real Madrid), svariati campionati e coppe. Eppure è sempre oggetto di critiche, viee sempre messo in discussione.

Ora, aldilà del gol che ieri ha permesso al Milan di archiviare la pratica Bologna (che poi per il Milan sembra non essere mai una pratica una partita contro una “piccola”) e aldilà della prestazione superba contro l’Olimpique Marseille, Seedorf sono anni che si allena, cambia ruolo in continuazione senza rompere i coglioni a nessuno (non come ha fatto Kakà negli ultimi anni al Milan), segna gol pesanti e rifornisce assist ai compagni. Ha quantità e qualità, corsa e incisività: qualità rare. Seedorf sopporta le critiche in silenzio (di coloro che di calcio non capiscono nulla), le calunnie dei più (si veda a tal proposito la polemica del cambio con Gattuso nel derby, dove Seedorf aveva come unica colpa quella di essersi andato a riscaldare nel tunnel) e fa il suo dovere. Gli altri chiaccherano, sbagliano gol fatti sotto porta, fanno spot televisivi e scenate isteriche in mezzo al campo.

Riassumendo: si dice che Seedorf non sia costante nelle prestazioni, a me pare che più di una volta siano stati altri a non rendere come ci si aspettava e che il buon Clarence abbia dovuto mettere una pezza per tutti.

Per quanto riguarda il resto della serie A, continua a volare la Samp di Cassano (non oso immaginare i titoli della gazzetta se la prestazione del barese fosse stata fatta da Del Piero o Ronaldinho) che raggiunge così una coriacea Juventus in testa al campionato. L’Inter passa a Cagliari pur non meritando il successo, conquistando così punti preziosi in ottica campionato. La Roma stende la Fiorentina con Totti protagonista dopo le critiche futili di Ranieri, il Genoa dimostra di non poter reggere un turnover massiccio e viene battuta a Verona, il Bari demolisce l’Atalanta e il Catania fa suo il match contro la Lazio. Il Palermo torna a casa da Parma con zero punti, mentre sabato il Napoli ha dimostrato di non essere una squadra che può ambire a grandi traguardi (almeno per ora).

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