lunedì 12 maggio 2008

Solo l'Inter

Sono passati 6 anni, ma l'Inter non ha ancora perso il vizietto del psyco-dramma finale. I tifosi dell'inter, si sa, hanno un cuore a prova di bomba, sul quale, per l'ennesima volta, dovranno fare affidamento.

Fino a pochi mesi fa, qualsiasi interista si vantava di aver vinto l'ultimo campionato (?) con 20 punti sulla seconda, si vantava di uno scudetto dal valore irrisorio. Certi interisti erano persino arrivati a dire che lo scudetto italiano valesse più della Champions League, che le eliminazioni nella massima competizione europea fossero solo dovute ad una serie incredibile di sfortune (infortuni, allenatori che non capiscono niente, arbitri carogna...) e che l'Inter fosse invincibile.

Poi è arrivato il Liverpool, poi la serie di aiutini per fargli tirare avanti anche quando erano alle corde, poi Napoli, la Juve che umilia l'Inter fra le mura amiche, il derby con Kakà che fa il fenomeno e il Siena, già salvo, che non ci sta a fare la vittima sacrificale come un anno fa. Un anno fa Materazzi segnava il rigore decisivo, stavolta Manninger para.

Corsi e ricorsi storici: la penultima partita dell'Inter nella stagione 2001/2002 fu Chievo_Inter 2-2 (stesso risultato di ieri) e l'allora allenatore Cuper sarà sulla panchina del Parma, che deve vincere per evitare la retrocessione. Balotelli ha preso un pò il ruolo che ebbe Ronaldo in quel drammatico finale di campionato: chissà se anche lui andrà al Real Madrid quest'estate. Come 5 anni fa, la coppia più forte del campionato è quella formata da Trezeguet e Del Piero. Come 5 anni fa c'è una squadra in forte rimonta che rischia seriamente di rovinare i paini dell'Inter.

L'inter rischia seriamente. Per 18 anni i tifosi interisti si sono sentiti dire "non vincete mai", ora rischiano seriamente di sentirsi dire "vincete solo con l'aiuto della Telecom" per altrettanto tempo. L'inter paga seriamente la mancanza cronica di una vera coesione tra i vari elementi della società, dal presidente ai giocatori, passando per l'allenatore, lo staff medico e i vari personaggi che fanno parte dell'universo nerazzurro. Poi, certo, le possibilità di vincere lo scudetto rimangono senz'altro alte, ma la lezione è che non si può credere di aver aperto un ciclo vincente solo per aver vinto uno scudetto che, lo dico francamente, da tutti (anche dagli interisti stessi, sebbene non lo ammetteranno mai) è sempre stato di cartone.

Se ben ricordate, la festa dello scudetto coincise paradossalmente con l'inizio delle vendite dei biglietti per la semifinale di Manchester del Milan. Paradossalmente, perchè sembrò quasi che la festa dell'Inter segnasse l'inizio per un trionfo ancora più grande come quello di Atene. Cosa che accadde con una puntualità incredibile.

Io ricordo bene le gufate interiste. E perchè gufavano? Perchè sapevano benissimo che il trionfo europeo del Milan avrebbe cancellato lo scudetto dei record (di cartone) dalla memoria della gente. Infatti fu proprio così.

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