giovedì 27 dicembre 2007

Commedie all'italiana: Alitalia

Alitalia a AirFrance? Giù il titolo
Prodi: decideremo entro metà gennaio

Le vendite colpiscono il titolo di Alitalia dopo la decisione del Cda di scegliere Air France come interlocutore privilegiato per la vendita. Le perdite sono in questo momento pari al 3,53%, a 0,7315 euro, e sono passati di mano finora 7,9 milioni di pezzi contro una media giornaliera di 16,6 milioni nell'ultimo mese. La situazione non cambia dopo le parole del premier Prodi nella confernza stampa di fine anno.

A una domanda sugli orientamenti del governo su Alitalia infatti Romano Prodi ha detto che l'esecutivo non terrà conto di proteste e corporativismi, lasciando intendere che le polemiche sui rischi di Malpensa in caso di un'Alitalia francese non faranno spostare le preferenze del governo da Air France a Air One.



PRODI: LA DECISIONE ENTRO META' GENNAIO
Nella vicenda Alitalia "percorreremo fino in fondo" la strada della vendita e il "governo deciderà rapidamente, entro la metà gennaio", ha detto il presidente del Consiglio, sottolineando che, nella scelta tra Air France e Air One, "non terrò conto nè delle proteste, nè degli interessi di categoria, nè dei corporativismi".

"Le rivolte, le proteste", ha aggiunto Prodi, "non possono essere elementi di decisione" perchè "l'Italia ha già sofferto troppo" nel settore del trasporto aereo. Su Alitalia, ha sottolineato, bisogna scegliere affinchè la compagnia diventi "efficiente, stia sul mercato", ma anche perchè "venga incontro agli interessi del Paese, cioè di legare l'Italia al sistema economico mondiale".

"Mi sono anche sorpreso delle proteste di imprenditori del Nord proprio perchè non vi dico quante volte abbiamo insistito perchè si formassero gruppi di imprese appoggiati o non appoggiati da compagnie aeree per costruire questa rete di rilancio dell'Alitalia", ha detto commentando la cosiddetta "rivolta del Nord" contro la possibilità che come acquirente della compagnia venga scelta Air France, il cui piano prevede un ridimensionamento dello scalo milanese di Malpensa. Prodi ha sottolineato che il governo ha fatto "una procedura di grandissima trasparenza. Abbiamo sollecitato tutti coloro che avevano la possibilità di intervenire per prendere in mano le sorti dell'Alitalia. L'abbiamo fatto con imprese straniere e lo abbiamo fatto anche con imprenditori italiani". Ora questa lunga istruttoria, ha aggiunto Prodi, si è conclusa: "Abbiamo due prospettive, due ipotesi soltanto: dobbiamo scegliere la migliore".

Il presidente del Consiglio è quindi intervenuto sull'ipotesi in cui, nel caso in cui venga scelta Air France-Klm, nasca una "compagnia del Nord" che vada a occupare lo spazio lasciato libero da Alitalia su Malpensa. "Se parte ben venga, ma la facciano partire", ha detto Prodi. Il presidente del Consiglio ha quindi ricordato di aver creduto molto, all'inizio, al progetto Malpensa ma anche che la presenza di tanti aeroporti con flussi di traffico importanti intorno allo scalo varesino ne ha impedito la possibilità di diventare un vero hub. Un hub, ha quindi concluso Prodi, "il bacino della pianura padana può anche permetterselo, ma se nessuno lo fa è difficile che si realizzi da solo".


IL PRESIDENTE MAURIZIO PRATO: SIAMO ALL'ULTIMA SPIAGGIA
Dopo la riunione del Cda che lo scorso 21 dicembre ha ufficializzato la sua preferenza per il piano di Air France-Klm, giudicato migliore di quello di AirOne, Alitalia dunque è ora in attesa che arrivi il parere del governo, che attraverso il ministero dell'Economia è il primo azionista della società.

In un'intervista al "Sole 24 Ore", intanto, il presidente della compagnia di bandiera Maurizio Prato (nella foto accanto) ha sottolineato che "questa è l'ultimissima spiaggia per Alitalia". "Non ci sarà più tempo per altri tentativi", ha aggiunto. Prato ha anche puntato il dito contro il "clima ostile, polemico e provocatorio, da più parti alimentato, teso a ritardare e quasi a voler influenzare le decisioni" del Cda della compagnia.

Prato ha dunque auspicato per Alitalia una "decisione rapida" da parte del governo, che nel Consiglio dei ministri del 28 dicembre esaminerà il dossier.Ribadendo che la "scelta unanime" del board ha valutato "l'offerta più idonea per la salvaguardia del complessivo patrimonio aziendale" Prato ricorda la "immanente situazione di grave criticità economico finanziaria" dell'Alitalia, osserva che "permane il rifiuto di prendere coscienza della realtà in cui si trova l'azienda, come se ci fosse tutto il tempo" e critica il "clima ostile, polemico e provocatorio" da parte di "sindacati, politici e fronte del Nord" per influenzare le scelte del Cda.

Rispetto a Malpensa, Prato ricorda che il piano aziendale elaborato in settembre ha confermato che "l'azienda non è in grado di alimentare due hub", sulla decisione che prenderà il governo dopo quella del Cda osserva che "sono due ben distinte sfere di competenza". Se sarà confermata la scelta per Air France-Klm, il manager spiega che "ci sarà la due diligence" e approfondimenti "anche con i sindacati", in particolare sul futuro di Alitalia Servizi per cui Air France-Klm intende seguire il piano Prato. Cioè "una holding al 51% di Alitalia con le attività in società a valle, cedute per il 49% a partner qualificati che si assumano la gestione". Infine, sulla dichiarazione dell'amministratore delegato di Intesa SanPaolo, Corrado Passera (che supporta il concorrente escluso AirOne), secondo cui dare Alitalia ai francesi significa buttarla via, Prato osserva che "sorprende che tanto interesse delle banche sia maturato soltanto negli ultimi mesi. Prima dove stavano?".

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